1) Io non pago per gli altri!

Quando nel condominio ci sono casi di morosità diffuse viene chiesto ai condòmini, che pagano regolarmente il condominio, di creare un fondo per sopperire alle mancate entrate da parte dei condòmini morosi.
I condòmini che versano regolarmente le quote si sentiranno presi in giro e, per ripicca, inizieranno a contestare la scelta di dover coprire, momentaneamente, le mancate entrate in attesa dell'esito delle azioni di recupero credito messe in campo dall'amministratore.
Non creare un fondo che compensa le mancate entrate può portare all'interruzione dei servizi condominiali e non consente di avere le risorse per agire contro i condomini morosi con efficacia e tempestività e, i debiti, non faranno altro che aumentare! Bisogna quindi concentrarsi sulle azioni di recupero da intraprendere con fermezza ed in modo tempestivo in modo da recuperare tutti gli oneri condominiali insoluti e far recuperare ai condòmini i fondi versati per far fronte alle mancate entrate.

 

2) Io non pago per servizi che non uso!

Quando si partecipa ad un condominio i diritti ed i doveri sono scritti sul regolamento condominiale e nelle norme generali che disciplinano il condominio presenti nel codice civile.
Rifiutarsi di partecipare al costo di mantenimento o manutenzione di un servizio comune, anche non si usa, non sempre è legittimo e, comunque, crea attriti e incomprensioni nella comunità condominiale.
E' necessario prima verificare bene, a prescindere dall'uso che se ne fa in concreto, se è possibile chiedere l'esonero dalla contribuzione per una spesa ritenuta non di propria competenza, altrimenti, è meglio farsene una ragione!

 

3) Io non ho fatto questi consumi e non li pago!

In sede di approvazione del bilancio vengono anche ripartiti i costi individuali dei consumi relativi all'acqua ed al calore (se il condominio è dotato di impianto di risaldamento o raffreddamento condominiale).
Contestare la quantificazione in sede di assemblea, nel caso in cui l'amministratore ha già richiesto anticipatamente di comunicare i consumi ed ha effettuato i riparti messi a disposizione prima dell'assemblea, non è un atteggiamento collaborativo e, soprattutto, può portare a contenziosi sui consumi che sono onerosi e spesso antieconomici.
I consumi vanno monitorati e comunicati con attenzione, nei modi e nei termini indicati dall'amministratore, e poi verificati prima dell'assemblea. Ovviamente ove ci sono delle effettive divergenza sarà necessario far verbalizzare il proprio dissenso in assemblea ma, in ogni caso, è bene agire preventivamente.
CondominioAdvisor mette a disposizione di tutti i condomini un pratico sistema di lettura e comunicazione dei consumi idrici.
Mettilo alla prova!

 

4) I miei vicini sono insopportabili!

Durante una riunione condominiale bisogna restare calmi, esprimere le propri opinioni in modo ordinato e con garbo e, soprattutto, attenersi agli argomenti trattati e all'ordine del giorno.
Evitare insulti e la prima regola di convivenza.
E pur vero che comportamenti che eccedono la normale tollerabilità e sono contrari al regolamento condominiale vanno segnalati e contrastati per il bene della tranquillità di tutti i condomini, ma il fine non sempre giustifica i mezzi.
Non sempre il condominio può intervenire direttamente nei confronti dei condòmini per questioni attinenti al disturbo, a regole di buon vicinato o a comportamenti irrispettosi degli altri condòmini; tuttavia è possibile formalizzare delle sanzioni per l'inottemperanza da parte di condòmini indisciplinati, alle norme del regolamento condominiale.
E' necessario quindi valutare con l'amministratore le giuste misure da prendere e discuterne in assemblea in modo ordinato e pacifico, sarà necessario ottenere il risultato voluto senza dover spargere benzina sul fuoco e allimentare una lite che a volte va oltre le sole parole!


5) Questo condominio fa schifo!

Esordire in assemblea con una dichiarazione generica e offensiva del condominio nella sua interezza e, senza alcun dubbio, la peggior comunicazione che un condomino possa mettere in campo durante una discussione assembleare.
Il condominio non è un ente giuridico autonomo ed è costituito dai singoli condòmini che lo compongono quindi bisogna stare attenti con le parole forti.
Lamentarsi senza aver fatto il possibile per migliorare il proprio condominio non porta ad alcun risultato utile e, anzi, porta unicamente ad estraniarsi dalle scelte di gestione che, comunque, dovranno essere, a torto o a ragione, pagate anche dal condòmino dissenziente.
Il condominio non è altro che una comunità forzosa di persone che, acquistando un'unità immobiliare all'interno di un edificio, sono necessariamente comproprietari anche delle aree comuni che devono condividere.
Dire quindi che il proprio condominio fa schifo, anche se può essere un accertamento di un dato di fatto a volte incontrovertibile, non risolve il problema e non ci esenta dal continuare a contribuire economicamente al mantenimento dello stato di fatto che, purtroppo, si è venuto a creare.


Fatti, quindi, promotore di un condominio migliore, aumenta l'interazione fra i tuoi vicini, rendi il condominio più efficiente, più trasparente, più economico e sempre sotto controllo.


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